Professore emerito di Letteratura italiana presso l’Università di Napoli Federico II ed accademico dei Lincei, si è imposto come uno dei più prestigiosi italianisti e filologi viventi, punto di riferimento per gli studi danteschi nella comunità scientifica internazionale.
Formatosi a Roma alla scuola di Antonino Pagliaro, ha poi lavorato a Napoli con Salvatore Battaglia, che ha orientato e stimolato i suoi interessi in senso filologico linguistico, ma nella sua formazione hanno svolto un ruolo decisivo anche Gianfranco Folena a Padova e Lanfranco Caretti a Firenze.
Ha insegnato Filologia italiana, Storia della lingua italiana, Filologia dantesca e Letteratura italiana, prima nell’Università di Lecce, in cui ha anche ricoperto il ruolo di Preside della Facoltà di Magistero, poi nell’Università della Tuscia e, dal 1998, nella Federico II , dove è stato promotore e animatore di una scuola di studi danteschi e filologici che è oggi tra le più accreditate e produttive nel panorama scientifico ed accademico non solo italiano.
Estremamente ampio lo spettro delle sue ricerche che vanno dagli studi sulla tradizione letteraria napoletana a varie indagini di filologia attributiva, tra cui si dovrà almeno segnalare l’edizione degli Intrichi d’amore, un’interessante commedia cinquecentesca, che le ricerche del Prof. Malato hanno ormai ricondotto con stringenti argomenti alla penna di Torquato Tasso.
Altrettanto rilevanti i suoi studi sulle origini della novellistica italiana e su questioni teoriche di metodologia critica e di prassi filologica.
Autore, nel 2005, di un’imponente Storia della letteratura italiana in 14 volumi, impostasi come indispensabile strumento di consultazione per gli studi italianistici.
Nell’ultimo trentennio i suoi interessi di ricerca si sono orientati prevalentemente verso l’analisi filologica e critica della produzione dantesca, con risultati fortemente innovativi, che hanno aperto inedite prospettive di indagine, capaci di imporre variazioni anche sensibili al quadro di conoscenze precedentemente acquisite.
Enrico Malato ha poi anche affiancato agli studi specialistici e all’insegnamento un’intensa attività di promozione e diffusione culturale, promuovendo importanti e ambiziosi progetti scientifici, capaci di aggregare intorno a sé copiose energie intellettuali (si pensi al recente progetto di una Nuova Edizione Commentata delle Opere di Dante), dirigendo autorevolmente e attivamente prestigiosi centri culturali, come il Centro Pio Rajna e la storica “Casa di Dante” in Roma, presiedendo le Commissioni per le Edizioni nazionali di Machiavelli, Aretino e dei Commenti danteschi.
Ha inoltre fondato la Salerno Editrice, un’autentica officina di cultura che
da oltre quarant’anni rappresenta un punto di riferimento per l’editoria di alto livello
culturale nei settori della storia e delle discipline linguistico-filologiche e letterarie.